Cosa dovete fare se un membro del vostro equipaggio per sbaglio cade in acqua??
Lasciarlo in acqua non sarebbe una cosa carina da fare, e se non siamo dei baywatch è meglio non improvvisarci bagnini, se no invece che una persona, il nostro comandante dovrà salvare ben due persone!
In caso di caduta “uomo a mare” occorrerà mettere subito il timone a lato caduta, discostando così l’elica e la poppa dal naufrago. Dopo aver fatto questa manovra, se non andiamo a velocità modesta e siamo su un’imbarcazione medio lunga, lanciamo un salvagente di tipo anulare. Se dovessimo perdere un uomo a mare durante una navigazione notturna, oltre al salvagente dovremmo lanciare una boetta luminosa ( foto a fianco ) per segnalare il punto. Allorchè bisogna accostare di 70°, invertire lato al timone fino ad assumere rotta inversa da quella iniziale.
Lo scafo dovrà descrivere un arco completo (Curva di Williamson, foto a fianco ) fino a tornare nei pressi del naufrago. La manovra dovrà essere ampia circa dai 60° ai 90°. Dovremo avvicinarci al naufrago sottovento, se possediamo un’imbarcazione piccola, mentre se possediamo un'imbarcazione grossa ci avvicineremo sopravento, così poter riparare il naufrago dal moto ondoso e dal vento, facendoci scarrocciare vicino ad esso.
L’accosto di 70° circa ci permette di poter raggiungere il punto esatto dove si trova il naufrago senza allontanarci troppo o dover impiegare più manovre del necessario.
Arrivati al punto desiderato potremo mettere in salvo il nostro membro dell'equipaggio e proseguire con la navigazione.
Vi allego questo video, sul recupero uomo a mare. Sarebbe meglio non perdere un membro dell’equipaggio in questo modo, però almeno questi ragazzi lo hanno “salvato”.
Buon vento a tutti!
Lasciarlo in acqua non sarebbe una cosa carina da fare, e se non siamo dei baywatch è meglio non improvvisarci bagnini, se no invece che una persona, il nostro comandante dovrà salvare ben due persone!
In caso di caduta “uomo a mare” occorrerà mettere subito il timone a lato caduta, discostando così l’elica e la poppa dal naufrago. Dopo aver fatto questa manovra, se non andiamo a velocità modesta e siamo su un’imbarcazione medio lunga, lanciamo un salvagente di tipo anulare. Se dovessimo perdere un uomo a mare durante una navigazione notturna, oltre al salvagente dovremmo lanciare una boetta luminosa ( foto a fianco ) per segnalare il punto. Allorchè bisogna accostare di 70°, invertire lato al timone fino ad assumere rotta inversa da quella iniziale.
Lo scafo dovrà descrivere un arco completo (Curva di Williamson, foto a fianco ) fino a tornare nei pressi del naufrago. La manovra dovrà essere ampia circa dai 60° ai 90°. Dovremo avvicinarci al naufrago sottovento, se possediamo un’imbarcazione piccola, mentre se possediamo un'imbarcazione grossa ci avvicineremo sopravento, così poter riparare il naufrago dal moto ondoso e dal vento, facendoci scarrocciare vicino ad esso.
L’accosto di 70° circa ci permette di poter raggiungere il punto esatto dove si trova il naufrago senza allontanarci troppo o dover impiegare più manovre del necessario.
Arrivati al punto desiderato potremo mettere in salvo il nostro membro dell'equipaggio e proseguire con la navigazione.
Vi allego questo video, sul recupero uomo a mare. Sarebbe meglio non perdere un membro dell’equipaggio in questo modo, però almeno questi ragazzi lo hanno “salvato”.
Buon vento a tutti!
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