venerdì 19 marzo 2010

L'ANCORA

Ora che sappiamo scegliere una buona rada, bisogna però conoscere lo strumento che ci permette di mettere la barca alla fonda: l’ancora.  
L’ancora più famosa è l’Ammiragliato. È la famosa ancora che, Braccio di Ferro ha tatuato sugli avambracci.
Esistono vari tipi di ancore che hanno diverse funzioni a seconda della loro foggia e dimensione. La scelta dell’ancora dipende anche dalla possibilità di stivarla facilmente a bordo durante la navigazione. 

L’ancora è composta da un fuso (corpo centrale ) al quale vengono collegate le marre (braccia) tramite il diamante (vedi foto a fianco). Nella parte superiore c’è la cicala, un robusto anello che serve a fissare la catena. Per assicurare che almeno una marra morda il fondo, viene messa perpendicolare al fuso, un ceppo di porzioni variabili a seconda della tipologia dell’ancora.

Le ancore si distinguono in due categorie: marre fisse, marre mobile, o ancore di forma, o ancore di peso.

Ancore a marre mobili: 
Sono la Danforth, la Hall e la CQR, sono facilmente stivabili a bordo.

Ancore a marre fisse: 
sono l’Ammiragliato e la Bruce.

L’Ammiragliato e la Hall sono anche ancore di peso, comunemente usate sui traghetti o barche a motore di grosse dimensioni, mentre le altre si possono raggruppare come ancore di forma.
Come ho detto sopra, le ancore si differenziano per la loro forma e dimensione, e, a secondo delle loro caratteristiche, lavoreranno meglio su certi tipi di fondali, mentre su altri no.

Per esempio la CQR, a forma di aratro, si infila anche dove c’è ghiaia, mentre dove vi è un fondale pieno di alghe si appoggia solo sopra, mentre la Danforth (foto a fianco), ha una buona presa, perché le marre vanno a mordere il fondo, al contrario di un fondale ghiaioso.

La Bruce, invece, la troviamo spesso su barche a motore medio-piccole dimensioni (dai 8-10m). Tiene bene su un fondale fangoso, ma come del resto tutte le ancore.

Come noi sappiamo, dal post pubblicato precedentemente, cerchiamo di far lavorare il meno possibile la nostra ancora, sfruttanto il peso del calumo, posto orizzontalmente sul fondale in modo che riesca a tenere la nostra imbarcazione ferma.

Le ancore di forma, non pensano tanto, pensate che per tenere una barca di 16t, basta una ancora di 40 Kg, poiché agisce di forma.

La CQR oggi è stata sostituita dalla Delta, più leggera, composta da delle alette che , quando diamo ancroa, scende ondeggiando, posizionandosi perpendicolare al fondale, in modo che si pianti subito.

Attenzione: state attenti a dove mettete l'ancora. Infatti vi sono posti in cui è vietato l'ancoraggio per esempio in fondali coperti da maglie di catene, utilizzati nel tempo dalla marina per attaccare boe, dove atraccavano le barche. Se andiamo a dare ancora su questi fondali, o simili, l'ancora la perdiamo, perchè non riusciamo più a spedarla. Ninete paura, non dovrete rimanere senza ancora perchè vi sono i soccoritori di ancore, che sono dei sub ove, parte del loro lavoro, consiste nel spedare ancore, incagliate. Per fare questo lavoro, che richiede poco tempo, possono chiedere anche 200€ a ancora, quando quest'ultima può costare sui 500€ ( sempre se non è di carbonio o di materiali più sosfiticati). Quindi, per evitare che accada ciò stiamo attenti dove diamo ancora, e informiamoci prima! ;)

Buon vento a tutti!

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